Voglio cominciare questo articolo con tre domande:

– Durante la giornata focalizzi di più su quello che sei bravo/a a fare o su quello che non sei capace?

– Al lavoro o in famiglia ti sottolineano quello che sei bravo/a a fare oppure quello che devi migliorare perché hai fatto degli errori o non sei capace?

– Durante la giornata vivi più emozioni positive o negative?

Diciamo che l’ 80% di voi risponderà che si concentra su quello che non è capace di f are o che sbaglia e che proverà più emozioni negative. A tutto questo c’è una risposta: la nostra società è abituata ad un sistema di intervento che possiamo definire “ortopedico”, cioè “si aggiusta tutto quello che è rotto e non funziona“.  Andiamo a vedere nel concreto cosa vuol dire:

 

  • al lavoro, il capo e i colleghi ti sottolineeranno i tuoi errori e quello che sbagli e che devi migliorare
  • il focus delle riunioni sarà su quello che i settori devono migliorare o non sono capaci di fare
  • guardate la tv o i telegiornali e ditemi quanti servizi parlano di situazioni positive e punti di forza…. quasi nessuno, solo argomenti che riguardano “quello che non funziona
  • nella propria famiglia si sottolineano i difetti dei propri familiari e difficilmente i pregi
  • i genitori a scuola vanno a parlare innanzitutto con i professori delle materie in cui i figli non vanno bene

la lista potrebbe essere infinita; ma c’è un punto che li riunisce tutti: un sistema d’intervento “ortopedico”, dobbiamo in continuazione aggiustare “quello che non funziona”.
Soffermiamoci ora sulle emozioni che viviamo in situazioni di questo tipo:

  • siamo felici?
  • gioiamo quando ci dicono che non siamo bravi ?
  • quando guardiamo i servizi al telegiornale proviamo emozioni positive?

Bene a questo punto deve sorgervi una domanda:  “Che cosa vuol dire trovare i punti di forza per crescere?

Ripartiamo dal ragionamento precedente in cui abbiamo capito che: le emozioni negative scaturiscono dai giudizi negativi ricevuti. Quando siete in uno stato emozionale negativo sentite di avere la forza, la passione e la grinta per attivare un pensiero creativo vincente che vi aiuterà a risolvere i problemi? La risposta è no!!!  E se invece vi trovaste in uno stato di gioia, fierezza, felicità ? Sicuramente si 🙂

A questo punto proviamo a pensare in quali situazioni proviamo emozioni positive….. per aiutarti provo ad invertire gli esempi fatti prima:

  • al lavoro i capi e i colleghi ti fanno i complimenti per il lavoro svolto, sei veramente competente in quello che fai
  • durante le riunioni si parla dei punti vincenti dell’azienda
  • durante il telegiornale i servizi parlano di quanto di bello viene fatto tutti i giorni
  • nella propria famiglia si sottolineano le potenzialità e le qualità dei familiari
  • i genitori a scuola ascoltano dai professori quali sono le materie in cui il figlio ha ottime qualità che potrebbe approfondire per farle diventare competenze e talenti

come ti senti leggendo queste frasi e immaginandole nella tua vita di tutti i giorni? Bene vero !

“Trovare i punti di forza per crescere” è il paradigma su cui lavoro come coach umanistico, nel dettaglio è la regola per cui se ci abituiamo a sottolineare i punti di forza della persona (invece che le debolezze) la stessa godrà non solo di emozioni positive che l’aiuteranno ad attivare il pensiero creativo (utile per trovare idee e soluzioni) ma riuscirà a gestire ed utilizzare meglio le proprie potenzialità. Quest’ultime saranno anche importanti ed indispensabili per migliorare il famoso “quello che non funziona”. Per far guarire una caviglia slogata camminerai su quella sana e non saltellerai su quella malata.

Cominciate ad allenarvi tutti i giorni in famiglia e sul posto di lavoro, decidete che domani, la prossima settimana o per il prossimo mese intero sottolineerete quanto i vostri colleghi, amici o familiari siano bravi, non siate tirchi nell’elargire complimenti 🙂 vedrete come il vostro umore e quello di chi vi sta vicino muterà completamente.  E se inizialmente sarà difficile che gli altri facciano lo stesso con voi abituatevi ad auto-elogiarvi sottolineando quanto siete stati bravi ad agire.

 

Simone Poggi
Simone Poggi
Sono Simone Poggi, mi occupo di coaching aziendale e psicologia del lavoro e lo faccio perché mi piace aiutare professionisti, manager e imprenditori a credere nei propri progetti e a volerli raggiungere affrontando con audacia le sfide quotidiane del mondo del lavoro.

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