In questi giorni gira viralmente sui social la storia di Matteo, un bambino di Ferrara, che nel proprio tema ha defnito il suo fiore “petaloso”!! La maestra piacevolmente colpita “dall’errore” invia una lettera all’accademia della crusca (l’istituto nazionale per la salvaguardia e lo studio della lingua italiana) sottolineando la spontanea unicità e creatività del bambino.
La risposta dell’accademia sono si fa attendere:
«Caro Matteo – scrive Maria Cristina Torchia, della redazione Consulenza linguistica della Crusca – la parola che hai inventato è una parola ben formata e potrebbe essere usata in italiano come sono usate parole formate nello stesso modo»
e continua….
«La tua parola è bella e chiara»
ma il punto chiave sta qui:
«Bisogna che la parola nuova non sia conosciuta e usata solo da chi l’ha inventata, ma che la usino tante persone e tante persone la capiscano. Se riuscirai a diffondere la tua parola fra tante persone e tante persone in Italia cominceranno a scrivere e dire “Com’è petaloso questo fiore!” o, come suggerisci tu, “le margherite sono fiori petalosi, mentre i papaveri non sono molto petalosi”, ecco, allora petaloso sarà diventata una parola dell’italiano, perché gli italiani la conoscono e la usano»
Che cosa vuol dire tutto questo ? Come puoi usare quanto è successo come metafora per il tuo business ?
Cercherò di risponderti in modo semplice e per punti
Quindi, quanto è “petaloso” il tuo business oggi ?
Cosa puoi portare di innovativo alla comunità ?
Creare Business vuol dire innanzitutto essere a disposizione della comunità, sarà poi lei a premiarti portandoti fatturato !
2 Comments
Piacevole e dolce il concetto di petaloso, bello pensare che si può inventare ancora qualcosa. Sicuramente concordo con Simone sul fatto che un’impresa di qual si voglia dimensione necessita sempre di innovazione anche se spesso innovazione coincide con cambiamento. Se di innovazione vogliamo disquisire, mi permetto di dire che molte volte per non dire costantemente ho voluto ed imposto innovazioni all’interno delle aziende presso cui ho svolto l’attività di product manager. Ci sono voluti notevoli sforzi e molta pazienza prima che la reazione comune dei colleghi diventasse “petalosa”. Da tre anni a questa parte, in totale autonomia, cerco di introdurre un nuovo metodo di comunicazione nel settore odontoiatrico che è giunto ad una svolta epocale. Ciò di cui giorno dopo giorno mi rendo conto è che pochi percepiscono il cambiamento in essere e ancor meno si attivano o seguono nuove strade. Questo mi fa molta paura, non per me o per la mia attività, ma per l’impoverimento culturale a cui possono portare la cecità e l’immobilismo. Per innovare è necessario essere tra i primi a vedere oltre e ad attivarsi per essere pronti quando, obtorto collo. la gran massa comincerà a far proprio il cambiamento. Scusate lo sproloquio, ma sapere, conoscere, osservare sono per me le basi per essere “giovane” a 63 anni.
Ciao Umberto, un lato molto bello della tua attività è che non è solo un’impresa innovativa ma insegna a portare innovazione ai tuoi clienti !! E’ una scelta faticosa, che richiede impegno e costanza, ma quando porta i suoi risultati la soddisfazione è di gran lunga superiore a quella legata al semplice fatturato ottenuto.