business_4Tra pochi giorni ricomincerà la MotoGp e avremo la possibilità di tifare per i nostri centurioni per un altro anno guardando i loro sorpassi mozzafiato. Per chi mi segue sa che amo la pragmatica e in particolar modo la metafora come metodo di comunicazione.

Quindi la MotoGP cosa c’entra con il tuo Business ?

Molto spesso, quando guardiamo una gara (almeno per i neofiti come me) ci concentriamo su quanto i piloti fanno in pista: sorpassi, cadute……. fino al raggiungimento del traguardo.

Ma per superare la bandiera a scacchi  oltre che essere dei bravi piloti che cosa è richiesto in più ?

E’ richiesta eccellenza in ogni minimo dettaglio, bisogna far si che la moto non solo sia perfetta ma che sia perfetta per il pilota che la cavalca!! Per questo motivo i tecnici della scuderia fanno analisi e studi prima del campionato, durante il campionato e sopratutto durante la gara. Sia il pilota che gli ingegneri devono sempre avere l’idea chiara di che cosa sta succedendo e di dove si sta andando, un errore è fatale se non viene capito e risolto !

Da oggi voglio che ti vedi come il Valentino Rossi, il Capirossi, il Lorenzo o chi più preferisci del tuo business ! Il bello è che sei anche l’ingegnere che progetta la moto, la porta in pista per testarla e la tiene monitorata durante la gara. E’ importante che il business che hai creato sia sempre perfetto per te e per il mercato in cui ti sei inserito !

Sono sicuro che tu voglia sentire il pubblico che urla per te quando sfrecci lungo il rettilineo che porta alla vittoria!

Purtroppo però alcuni piloti forti si ritrovano magari a vincere per alcuni anni, o per alcune gare, poi la moto li abbandona, qualcosa non funziona bene negli “ingranaggi” e si va più piano, si viene superati….. ebbene sì la moto non è più perfetta e se non si mette a fuoco cosa non funziona, cominciano i problemi seri…..

Il business perde giri !!!

Il pilota entra in crisi !!!

E’ importante quindi avere degli strumenti che ti permettano:

  • di valutare come deve essere costruita la moto per essere in linea con ciò che tu vuoi in ogni dettaglio
  • di valutare come sta “viaggiando” il tuo business e di poter mettere a fuoco quali sono i punti deboli su cui intevenire e i punti di forza da cavalcare (in ogni momento)

Il primo stumento che ti può permettere di creare un business in linea con ciò che tu vuoi

è il percorso di Emotional & Personal Branding

Il secondo strumento che ti può permettere di monitorare il tuo business in ogni momento

è il percorso Business Model 2.0

Nei due link che ti ho segnato qui sopra puoi trovare maggiori dettagli e spero che ti possano essere utili…..

Il campionato sta per cominciare, accendete i motori e buona gara 🙂

Simone Poggi
Simone Poggi
Sono Simone Poggi, mi occupo di coaching aziendale e psicologia del lavoro e lo faccio perché mi piace aiutare professionisti, manager e imprenditori a credere nei propri progetti e a volerli raggiungere affrontando con audacia le sfide quotidiane del mondo del lavoro.

Vorrei approfondire:


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    2 Comments

    1. Umberto Campaner ha detto:

      Non posso esimermi da un commento dicendo che in questo caso sono parzialmente d’accordo con la metafora. Adoro il campionato del mondo motociclistico e in parte invidio i piloti, io ho abbandonato il mondo delle corse automobilistiche molto presto per essermi reso conto di non aver avuto la fisicità necessaria e soprattutto la “cattiveria” indispensabile per fare a sportellate in parabolica. In moto ho corso come scavezzacollo solo su strada ero troppo robusto e troppo alto per entrare in pista. A fronte di ciò mi era riconosciuta la capacità di fornire quelle informazioni necessarie al team per regolare adeguatamente i mezzi utilizzati. Tornando ora alla metafora, ritengo che possa essere molto utile ad un neofita o a chi segue gli sport motoristici dal televisore, ma poco efficace per chi ha messo il naso e non solo in tutto ciò. Ottimo il concetto di tem, ottimo il suggerimento di continuare a controllare, sviluppare e innovare il proprio busness, ma lasciamo fuori i Capirossi, i Rossi, i Lauda gli Schummy che hanno doti fisiche di e mentali di base molto fuori dal comune. Se parliamo di altri sport sono assolutamente convinto che il campione possa essere l'”idolo” a cui mirare e che la sua squadra sia l’esempio chiaro di una necessità per l’ottimizzazione dei risultati, ma non nei due sport motoristici di cui ho parlato.

      • Simone Poggi ha detto:

        Ciao Umberto,

        quando leggo: sono parzialmente d’accordo con te, sono felice perchè vuol dire che ho un’opportunità di ampliare la mia mappa di conscenze !!

        I diversi punti di vista, se sono ascoltati con interesse tramite un ascolto attivo, permettono, grazie ad un’ apertura mentale, di poter acquisire nuovi spunti importanti e nuove opportunità di crescita.

        Grazie Umberto per il tuo intervento

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